Giochi all'aperto/Time, Hetalia

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°RoXanne°
view post Posted on 24/1/2010, 17:36




Giochi all'aperto
Short Fic autocnclusiva:



-E questa che spazia è?-
-Salvia-
-E quest'altra?-
-Menta-
Il gioco andava avanti da un po'; lo spagnolo aveva bendato Lovino e, facendogli odorare le varie foglie, si divertiva a sentire le risposte dell'italiano:
-E dimmi! Dimmi! Questa?-
-Basilico-
-Ora il gioco si fa difficile: Quest'ultima cos'è?-
Così dicendo però non avvicinò una foglia al naso dell'italiano, bensì le sue labbra a quelle del primo, baciandolo dolcemente.
Staccatosi dal bacio sorrise, immaginando sotto la benda rossa gli occhi esterrefatti di Lovino:
-Belli questi giochini bendati eh?-
Disse poi Antonio ridendo di nuovo dolcemente ed asciugandosi le labbra con un gomito.
-Sta zitto bastardo!-
Così dicendo, Lovino si sfilò la benda tra le risate dello spagnolo e si allontanò dalla serra, nascondendo la sua gioia ed il suo imbarazzo.

Time



Sapete? La vita è un cerchio; un cerchio sul quale ruotano due pendoli, in modo ritmico, regolare, senza mai fermarsi o cambiare il loro percorso; iniziano così, sovrapposti l'uno sull'altro...
Un bambino giace addormentato su un divano; il suo piccolo corpo raggomitolato in un angolo del comodo giaciglio lo fa sembrare un gattino... al suo fianco un giovane ragazzo lo osserva ammaliato, pensando a quanto possa essere piccolo e fragile quel corpicino; avvicinando sempre di più i suoi occhi verdi al viso della creatura, Antonio osservava rapito il suo piccolo essere da crescere; cominciava a provare affetto per quella cosina così piccola, ormai la sentiva sua, e provava un moto di protezione quasi istintivo verso di essa.
Così pensando, lo spagnolo prese in braccio il piccolo italiano, e lo cullò dolcemente, mentre lo scortava verso le camere da letto.
...Per poi ad un certo punto separarsi simmetricamente andando l'uno all'estrema destra e l'altro all'estrema sinistra...
l'armonia, con la quale un tempo avevano convissuto i due giovani ora era rotta da continui scontri, che inducevano i due a dividersi; il primo, un ragazzo che ormai poteva essere considerato un giovane adulto, ed il secondo, un ragazzino in fase adolescenziale alle prese con i primi disturbi di quell'età.
Il giovinetto italiano molto spesso si trovava a girare da solo per quella casa, così grande e così vuota; il tempo passava; nove e un quarto, poi sei, poi nuovamente nove e un quarto...
E poi, che gioia quando il giovane spagnolo rincasava, dopo giorni; o almeno gioia interna; Lovino era un ragazzino molto chiuso, e forse l'emozione lo tradiva per un solo istante, dando al suo viso quella smorfia che lo faceva ritornare bambino, e che ad Antonio piaceva tanto.
...Per poi ricongiungersi dal lato opposto della figura circolare, sovrapponendosi dolcemente...
Sera. Due ragazzi osservano la televisione in una calda camera, il primo, dalla pelle scura e dagli occhi verdissimi ride divertito seguendo la trasmissione, mentre l'altro, con uno sguardo indagatore lo osserva con circospezione, cercando di sondare il proprio cuore, alla ricerca di un nome da dare a quell'emozione che gli infieriva la risata cristallina del primo.
Alla fine anche lui si fece sfuggire un mezzo sorriso, divertito dalle risate del primo.
Antonio, proprio in quel mentre, si girò, incrociando il suo sguardo divertito in quello di Lovino, e scorgendo il lui quella smorfia che lo faceva tornare bambino; allora lo spagnolo smise di ridere, ma sorrise dolcemente:
-Lo sai? Ora mi sembri proprio tornato piccolo con quella smorfia... che amore che sei!-
Così dicendo, pensava di fare un complimento al giovane italiano, che invece abbassò gli occhi, facendo tornare di colpo serio anche lo spagnolo:
-Ormai non sono più un bambino, dovresti averlo capito, sono cresciuto anche io...-
Dicendo ciò si avvicinò di colpo allo spagnolo...
-...Vorrei che anche tu mi vedessi come un adulto!-
E dopo aver detto ciò prese il viso dorato dello spagnolo tra le sue mani e lo baciò; con un gesto che sorprese sia lui che Antonio, un gesto che da lì in poi, avrebbe scandito le ore in modo diverso.
 
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